APERTURA FESTIVAL “L’ALTRA SCENA” 2023 _ sabato 30 settembre

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA _ SABATO 30 SETTEMBRE

VIA SANTA FRANCA – DALLE ORE 18
APERTURA FESTIVAL CON I BATARÒ DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DI ROCCAPULZANA

TEATRO FILODRAMMATICI – ORE 20.30 PRIMA NAZIONALE
TEATRO GIOCO VITA | LAC LUGANO ARTE E CULTURA
“È COSÌ CHE TUTTO COMINCIA”
UN PROGETTO DI MARIANGELA GRANELLI E FABRIZIO MONTECCHI DA “LE REGOLE DEL SAPER VIVERE NELLA SOCIETÀ MODERNA” DI JEAN-LUC LAGARCE

Prende il via a Piacenza sabato 30 settembre l’edizione 2023 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. In via Santa Franca e al Teatro Filodrammatici dal tardo pomeriggio sarà l’occasione per incontrarsi all’insegna di teatro e convivialità.

In via Santa Franca a partire dalle ore 18 ritorna un appuntamento sempre molto atteso, aperto a tutta la città, in collaborazione con il Comune di Piacenza: la proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana, i cui volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.

Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione dell’edizione 2023 del Festival “L’altra scena” prenderà il via con una “prima” nazionale: quella del nuovo spettacolo coprodotto da Teatro Gioco Vita e LAC Lugano Arte e Cultura, un progetto di Fabrizio Montecchi e Mariangela Granelli. Si tratta di “È così che tutto comincia”, da “Le regole del saper vivere nella società moderna. In scena Mariangela Granelli affiancata da Fabrizio Montecchi, che firma anche regia e scene dello spettacolo.
«Nascere, non è complicato. Morire, è molto facile. Vivere, tra questi due avvenimenti, non è necessariamente impossibile. Non c’è che da seguire le regole e applicarne i principi. È sufficiente sapere che in tutte le circostanze, esiste una soluzione, un modo di reagire e di comportarsi, poiché la vita non è che una lunga sequenza d’infimi problemi dei quali ciascuno deve conoscere una risposta». Così lo stesso Jean-Luc Lagarce presenta “Le regole del saper vivere nella società moderna”, un cinico e allo stesso tempo esilarante manuale di comportamento che, nel 2012, è stato l’oggetto di un primo studio drammaturgico compiuto da Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi. Ora quello studio, rivisto e adattato per spazi teatrali, diventa uno spettacolo. Collaborano all’allestimento Nicoletta Garioni (figure e sagome), Anna Adorno e Cesare Lavezzoli (luci) e Giovanni Mutti (realizzazione scene).
«Fin dalla prima lettura il testo di Lagarce ci ha suggerito due idee sulle quali abbiamo costruito tutto il lavoro successivo. – spiega il regista Fabrizio Montecchi – La prima era sull’impostazione da dare alla messa in scena: abbiamo subito visto la scena come un’aula, il pubblico come studenti di un corso serale di Regole del saper vivere nella società moderna, Madame come una professoressa arcigna e inflessibile, assistita da un bidello – servo di scena tuttofare. Non si è a teatro ma in classe: non si è lì per assistere ma per studiare e, possibilmente, imparare codici, convenzioni, etichette, rituali. La seconda era sull’interpretazione da dare al testo stesso. Abbiamo subito deciso di far emergere con evidenza ciò che nel testo di Lagarce è presente ma in forma latente: le “Regole” sono a tutela di una società, di una casta, mai dell’individuo, che si trova spesso vittima di questo sistema di rigide norme e prescrizioni. Per fare questo abbiamo attribuito, senza aggiungere nulla al testo originale, un vissuto a Madame e lo abbiamo fatto interagire con il ferreo manuale di cui lei è la severa interprete. Il collasso tra riti collettivi e vissuti individuali è diventato subito evidente».
Uno spettacolo in cui il gioco scenico si articola su differenti piani, tra teatro d’attore, teatro d’ombre e anche coinvolgimento diretto di parte del pubblico, che continuamente s’intrecciano e integrano creando variazioni che facilitano la comprensione ed esaltano il portato comico e grottesco del testo.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

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