DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO
Teatro Filodrammatici
“Salt’in Banco”
ore 10

Lavorare sul Don Giovanni di Molière significa misurarsi con una delle figure più enigmatiche del teatro. Il legame fra Don Giovanni e la Commedia dell’Arte è storicamente molto prolifico: furono i comici italiani che resero popolare El burlador de Sevilla al di là dei Pirenei e che, attraverso i loro canovacci, ispirarono la creatività di Molière.
La figura del dissoluto ingannatore di donne e fanciulle è un’eccellente fonte di contrasti e colpi di scena. Le innumerevoli versioni del Don Giovanni delineano una figura che va dall’ingannatore esperto in travestimenti sino al cinico libertino e al lucido contestatore di divinità e ministri del culto. In alcuni canovacci Don Giovanni, stanco di avventure, arriva addirittura a prendere moglie. In testi più recenti va a braccetto con Faust, compete col diavolo e da incompreso e tenace sognatore ingaggia titaniche lotte col cielo e col mondo. Parliamo dunque di un uomo solo o delle mille maschere di un personaggio sfuggente e poliedrico? Un burattino mosso dalle proprie pulsioni o l’ennesima maschera dall’irrefrenabile impulso di vita? Chi è dunque Don Giovanni? Tirso de Molina, Mozart, Rostand e molti altri hanno dato la loro risposta. Ispirati dal loro lavoro, abbiamo spinto vicende e personaggi sino al grottesco e al paradossale, sublimando velleità e ambizioni del nostro eroe sino a ridurlo in carne e … legno, ma non per questo a vincerlo! Lo spettacolo racconta la resurrezione di Don Giovanni. La resurrezione anche se Don Giovanni non è mai morto. In realtà festeggiamo il ritorno dell’affascinante e inquietante Don Giovanni. Conoscendo la storia, fa tristezza sapere che quel tipo finisce nelle mani del diavolo e viene portato all’inferno. Abbiamo scelto di rimanere fedeli al classico finale, dove l’instancabile desiderio di conquista del protagonista, incurante del destino delle sue prede, viene punito con il castigo eterno. Don Giovanni finisce nelle mani del diavolo, la quiete ritorna e il conflitto si dissipa. In cuor nostro, tuttavia, aspettiamo ancora il momento in cui una delle conquiste si dimostri più forte di quel ruffiano.
Il nostro Don Giovanni è il risultato di un’attenta ricerca scenica, alla scoperta delle opportunità del recitare con il “legno” (i burattini o meglio le guarattelle napoletane!), con la “carne” (gli attori) e con entrambi. Una ricerca che ha prodotto nuovi codici relazionali e occasioni creative. Su questo linguaggio comune, costruito sulla sintonia fra ritmo e parola, gioco e musicalità, poggia l’intero lavoro. Uno spettacolo con l’impertinenza del burattinaio, l’inventiva e il grottesco della maschera e lo spirito della Commedia dell’Arte, del teatro popolare, delle sagre, delle processioni e dei riti locali. Uno spettacolo inedito che fonde Commedia dell’Arte e teatro di figura, un impasto frutto della mescolanza di due modalità espressive di grande tradizione scenica.

DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO
attori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren guarattelle Luca Ronga
regia Ted Keijser
musiche e canzoni Andrea Mazzacavallo disegno e realizzazione scene e guarattelle Brina Babini – Atelier della luna
maschere Andrea Cavarra disegno luci Maddalena Maj ombre Federica Ferrari
testo Nicola Cavallari e Luca Ronga adattamento Ted Keijser e Tap Ensemble costumi Licia Lucchese
produzione Teatro Gioco Vita, Tap Ensemble in collaborazione con Atelier della luna, Balrog, La Bagatella, Macherà, Teatro delle Temperie

teatro d’attore e di figura
per tutti, da 14 anni
durata 1h

Marzo 8
00:00

Teatro Filodrammatici

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