martedì 15 gennaio 2019 – ore 10*
mercoledì 16 gennaio 2019 – ore 9 e ore 10.45**
giovedì 17 gennaio 2019 – ore 10
Rassegna: Salt’in banco
* in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45
** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
da 6 a 11 anni – primarie, secondarie di 1° grado
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
spettacolo realizzato in collaborazione con Fondazione Bottari Lattes nell’ambito del progetto Vivo Libro – Don Chisciotte, Monforte d’Alba (Cn)
Don Chisciotte: un allampanato cavaliere che inarrestabile nei secoli, con il suo fedele scudiero, cavalca fino a noi per narrarci le sue incredibili avventure.
Don Chisciotte prende chiaramente spunto dalle vicende del famoso romanzo di Cervantes, Don Chisciotte della Mancia. Durante la messa in scena gli spettatori avranno modo di essere coinvolti in una favola – divertente e malinconica al contempo – in cui giocheranno diversi elementi, dal dinamismo alla ricchezza di suggestioni gestuali, musicali e scenografiche. Lo spettacolo è un percorso che si svolge tra innumerevoli avventure cavalleresche e svariati incontri che coinvolgono l’eroico cavaliere errante. Attraverso questo tragitto l’immaginazione dello spettatore avrà modo di spaziare tra le lontane avventure del protagonista e quelle attuali che i ragazzi compiono quotidianamente attraverso le realtà virtuali con cui vivono e giocano costantemente. Una favola avventurosa dunque, capace di sollecitare continuamente chi entra nella storia ad oltrepassare la cornice realista per immergersi nel mondo immaginario in cui i prodigi sono parte integrante. Don Chisciotte vive l’utopia del suo tempo, ma quali sono le nostre? Il nostro protagonista porrà il pubblico di fronte al dilemma: essere o non essere dei grandi sognatori? Restare ancorati alla realtà o volare in spazi irreali e sconosciuti?
Il romanzo di Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, è considerato un capolavoro della letteratura europea. Primo romanzo dell’Età Moderna. Circa mille pagine che raccontano la vita de’ “Il Cavaliere dalla triste figura” e il suo fedele amico e scudiero Sancio Panza inseriti nella Spagna del 1600.
I temi di cui si parla sono:
• Gli alti valori della cavalleria, epoca in cui l’amore, l’amicizia, il rispetto dei valori e la fedeltà ai propri ideali erano il caposaldo di una vita da cavaliere errante, quale era quella del nostro protagonista.
• Rapporto tra realtà e immaginazione. Questo memorabile romanzo che si svolge tra realtà e immaginazione può facilmente raggiungere i ragazzi in quanto il suo protagonista vuole fermamente credere alle sue visioni che lo portano a vivere memorabili ed esaltanti esperienze, proprio come fanno i bambini attraverso il gioco e la fantasia.
• La realtà virtuale. Nella nostra attuale società per i ragazzi e i giovani adulti, la vita quotidiana non è più
il solo ambito di vita condivisa. La vita quotidiana non è più la realtà dominante, ma essi possono accedere a diverse realtà virtuali quali internet, forum, chat, videogiochi. Le nuove generazioni accedono facilmente a diverse realtà virtuali che spesso vengono preferite rispetto a quelle reali. Anche Don Chisciotte aveva deciso che l’universo della cavalleria medioevale, dei suoi valori e dei suoi miti, era preferibile rispetto alle miserie di ogni giorno e si sorprendeva che gli altri, a partire dal suo solidale scudiero Sancio, si rifiutassero di seguirlo.
• La finzione. E quale mezzo migliore possiamo usare se non il teatro che si serve della fantasia, della rappresentazione e della finzione come principali mezzi artistici di espressione? Attraverso il viaggio reale e fantastico del protagonista vengono ulteriormente toccati i temi della curiosità, la scoperta, la diversità e la ricchezza delle differenze
regia e drammaturgia Luigina Dagostino con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore,
scenografia Claudia Martore, ideazione costumi Georgia Dea Duranti, assistente alla regia Isabella Locurcio,
creazione luci Agostino Nardella, tecnico audio e luci Mattia Monti
Teatro Filodrammatici