“DE QUI DIRA-T-ON QUE JE SUIS L’OMBRE?” – coproduzione internazionale

PROGETTO INTERNAZIONALE DI TEATRO GIOCO VITA
Coproduzione con la compagnia francese Les Anges au Plafond e con il Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes di Charleville-Mézières

De qui dira-t-on que je suis l’ombre? (Di chi si dirà che sono l’ombra?)
Convers-finzione
di e con Camille Trouvé e Fabrizio Montecchi

Debutto al Festival di Charleville-Mézières martedì 24 settembre alle ore 18 e alle ore 22
Replica mercoledì 25 settembre alle ore 11

Un dialogo in ombra tra due artisti: Camille Trouvé della compagnia francese Les Anges au Plafond e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita. Come recita il sottotitolo, una “convers-finzione”, per raccontare le rispettive esperienze artistiche e teatrali.
È “De qui dira-t-on que je suis l’ombre? (Di chi si dirà che sono l’ombra?)”, nuovo progetto produttivo internazionale di Teatro Gioco Vita, che unisce Piacenza con la Francia attraverso la compagnia Les Anges au Plafond di Malakoff e il Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes di Charleville-Mézières, che ha invitato Trouvé e Montecchi a realizzare questo spettacolo insieme in occasione della sua ventesima edizione (che ha preso il via il 20 settembre e proseguirà fino al 29).
Debutto martedì 24 settembre con doppia rappresentazione alle ore 18 e alle ore 22; replica mercoledì 25 alle ore 11, nella Salle Savigne della cittadina alsaziana che ospita la più grande rassegna al mondo dedicata al teatro di figura. In occasione del debutto presente al Festival anche il direttore di Teatro Gioco Vita Diego Maj.
«All’inizio non avevamo l’ombra di una parola, né l’ombra di un pensiero, né l’ombra di un progetto. Eravamo semplicemente seduti là, di fronte a un muro illuminato dalla luna. – spiegano i due artisti protagonisti di “De qui dira-t-on que je suis l’ombre?” – Abbiamo aperto una bottiglia di vino e la conversazione è iniziata. Del viaggio dell’ombra dalle lontane regioni dell’Asia fino all’Europa, del nomadismo e dell’impermanenza delle forme, della luce e dell’oscurità. Incontro effimero. Due artisti parlano, parlano della loro pratica e delle loro esperienze senza preoccuparsi della traccia che lascia dietro di sé la loro ombra sul muro…».
Una conferenza poetica che non rispetta la distanza dallo schermo alla fonte, una conversazione “illuminata” che si trasforma impercettibilmente in finzione…
Regista e scenografo, Fabrizio Montecchi è nato a Reggio Emilia nel 1960 e ha compiuto studi d’Arte e di Architettura. Dal 1977 è collaboratore stabile di Teatro Gioco Vita, con il quale ha lavorato alla crescita e allo sviluppo dell’esperienza, unica nel suo genere, di teatro d’ombre. Il suo primo spettacolo come regista e scenografo è del 1985, “Pescetopococcodrillo”, a cui ha fatto seguito, nel 1988, “Il Corpo Sottile”. Da allora ha diretto più di 50 spettacoli d’ombre. Dal 2000 insegna teatro d’ombre presso l’École Nationale Supérieure des Arts de la Marionnette di Charleville-Mézières. Ha anche lavorato come scenografo e/o creatore d’ombre per Aterballetto/Fondazione Nazionale della Danza di Reggio Emilia. Per la sua attività d’insegnamento e di trasmissione dei “segreti” del teatro d’ombre ha ricevuto, nel 2013, il Prix IIM de la Trasmission dall’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézières. Per Teatro Gioco Vita è attualmente co-responsabile artistico della compagnia d’ombre e regista principale della compagnia stessa, oltre che direttore pedagogico del corso di formazione professionale “Animateria”.

UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

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